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24 luglio 2008

Il vino della vittoria anglo-italiano - I parte


Il cannocchiale ottonato su una splendida radica intarsiata spaziava l’orizzonte da sud a nord come il fascio di luce di un faro che avverte della sua presenza. Ma l’ammiraglio Nelson non ci teneva a farsi scorgere dalla sua preda. “Eccoli”… erano mesi che dava la caccia alla flotta franco-spagnola; finalmente nella mattina del 21 ottobre1805 Nelson era riuscito ad intercettarli al largo di Capo Trafalgar.

Con scatto fulmineo richiuse il prezioso cannocchiale e sostò immobile con lo sguardo fisso su quell’ammasso di puntini come a volerli censire. Conosceva tutti quei vascelli, tutti i suoi comandanti, i loro armamenti. Un brivido lo scosse dalla spina dorsale come presagio spiacevole di un’improbabile sconfitta. La corona inglese non poteva perdere, non certo in mare, non certo con la Victory ed il suo Ammiraglio.
Scese rapidamente le scale che dal cassero portavano direttamente nella sua cabina, prese una bottiglia di liquore se ne versò un bicchierino, si sedette allo scrittoio ed iniziò le sue annotazioni sul diario di bordo. Erano i gesti di sempre, di una vita di mare e di guerra ma soprattutto di vittorie. Ma quella mattina non era come in passato, non era come ad Abukir, quella mattina non pesava solo l’esito della battaglia imminente ma quello di tutta la guerra.
E mentre con la mente si crucciava con questi pensieri prese il bicchiere e lo portò al naso. Avvertì il dolce profumo di mandorle, il dolce profumo del mediterraneo, di tanti viaggi su rotte familiari, di tante battaglie vinte. Fu tentato di degustarlo ma non volle interrompere la scaramantica tradizione di brindare alle vittorie, solo dopo averle conseguite, con quello straordinario vino preparato dalla cantina Woodhouse. Così posò il bicchiere rimandando a più tardi il rito del festeggiamento. Prese il suo copricapo e tornò sul ponte della sua Victory per quell’ultima e memorabile battaglia.

Il 21 ottobre 1805 alle ore 13:30 l’Ammiraglio Orazio Nelson fu ferito a morte da un proiettile di fucile alla spina dorsale non prima, però, di aver imbastito una strategia di battaglia che non poteva non vedere vincente la flotta inglese.

Quella sera Lord Nelson non potè brindare con i suoi ufficiali con quel vino liquoroso ma ne consacrò la sua fama quale “victory wine” diffondendone il consumo su tutta la flotta inglese.
Sapete di che vino si trattava? Dell’italianissimo Marsala!!


To be continued

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