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28 agosto 2008

Le Cascate di Riva e il sentiero di San Francesco




La seconda escursione della nostra vacanza in Valle Aurina capita dopo una giornata di passeggio e compere trascorsa a S. Candido. Quindi ben riposati decidiamo di visitare le famose Cascate di Riva.
Discendiamo in macchina tutta la valle fino a Campo Tures dove parcheggiamo ed iniziamo l’escursione. Dall’ufficio informazioni turistiche prendiamo la strada a destra dello stesso che conduce a St. Moritzen; ne superiamo il ponte e svoltiamo subito a destra trovandoci sul versante orografico sinistro del Rio Aurino; lo percorriamo solo per poco, infatti riattraversiamo il fiume per percorrere l’altra sponda, più ombrosa e piacevolmente rinfrescata dallo scorrere delle acque.

Ben presto ci troviamo a riattraversare il fiume per l’ultima volta dandoci la possibilità di scattare delle belle foto al castello che fino ad ora ha vigilato sulla nostra passeggiata.Da qui, rapidamente e sempre su strada asfaltata e piacevolmente pianeggiante, arriviamo al parcheggio delle cascate (885 mt). Volendo l’escursione potrebbe iniziare proprio da questo parcheggio ma io preferisco usare la macchina il meno possibile e poi la passeggiata da Campo Tures è veramente romantica se si pensa che era lo stesso percorso che facevano i cavalieri con le loro dame discorrendo di chissà quali avventure ed esercitando chissà quali corteggiamenti amorosi.
Il sentiero che conduce alle cascate è il nr. 2 e ripercorre, contemporaneamente, il sentiero di S. Francesco. Il sentiero inizia a salire leggermente in un fitto bosco con una ricca vegetazione di felci, muschi e numerosi funghi. La luce penetra tra le fronde degli alti alberi creando dei giochi di chiaro-scuro suggestivi e molto piacevoli. Suggestivo è l’avvicendarsi su tutto il percorso di sculture lignee (eseguite da artisti della Valle Aurina) che, come tappe di una Via Crucis, scandiscono il Cantico dei Cantici di S. Francesco. Il sentiero diviene così non solo un percorso paesaggistico ma soprattutto spirituale e meditativo che, per i suoi circa 300 mt di dislivello, conduce l’anima a ben altre quote!
Ben presto il silenzio del sottobosco viene interrotto dal fragoroso scrosciare delle acque impetuose del torrente Riva che, attraverso la Gola di Tobl ed alimentato dai ghiacciai delle Vedrette di Ries, crea un monumento naturalistico da non perdere. Siamo alla prima cascata.
Attraverso un tratto ben più ripido il sentiero ci conduce all’altezza del secondo balzo d’acqua e ancora su fino alla terza ed ultima cascata. Qui un ponte ci porta sull’altra sponda del torrente/cascata e rappresenta un belvedere tanto stupendo quanto umido!! A questo punto il percorso di visita delle cascate è terminato ma il sentiero di S. Francesco continua con una impietosa salita di circa 150 mt. Così dopo alcune timide esitazioni da parte delle donne del gruppo si riprende a salire il sentiero irto caratterizzato da staccionate, gradoni rocciosi o in legno e dalle immancabili stazioni meditative del Santo. L’acme spirituale ma anche fisica della nostra escursione la raggiungiamo nei pressi della cappella di Tobl, piccola chiesa in granito ricostruita dalle rovine del castello Toblburg. Si narra che all’interno del castello fosse nascosto un tesoro così ché, quando andò in rovina, gli abitanti del luogo si diedero alla ricerca distruggendo il maniero già in precarie condizioni tralasciando solo la vecchia cappella che resistendo a stento fino ai giorni nostri ha dimostrato di essere il vero tesoro di Tobl: un tesoro spirituale ristrutturato nel 1982-84, collocato in un sentiero meditativo e consacrato a S. Francesco e S. Chiara come nelle originarie intenzioni degli allora signori di Tures. La cappella è costituita da un piano principale nonché da una cripta anch’essa dotata di altare, il tutto di dimensioni ridotte ma accoglienti. La chiesetta è aperta tutti i giorni e tutte le notti ed è possibile officiare Messa liberamente.
Il fresco dell’edificio e il suo significato induce non solo in riflessione ma anche in preghiera, perciò dopo alcuni minuti di raccoglimento si riprende il sentiero in direzione inversa per il ritorno.
All’altezza dell’ultimo salto della cascata (quello più alto) si può deviare per il ristorante Toblhof, attraversare la strada e prendere il sentiero nr. 2a , dapprima monotono in seguito diviene un sentiero natura con tanto di tavole didattiche e padiglioni panoramici sulla piana di Campo Tures per poi giungere all’omonimo castello.Noi però proseguiamo dritti per la stessa strada fatta all’andata così incrociamo un gruppo di preghiera di lingua tedesca intento a lodare il Signore nei pressi di una stazione del sentiero: prova che questo non è solo un sentiero di montagna ma anche un percorso dell’anima!
In breve tempo giungiamo al parcheggio delle cascate dove ricevo la telefonata di mio fratello che mi annuncia il suo imminente arrivo in paese.
Conclusione migliore di questa escursione non poteva essere che il riabbracciare mio fratello dopo tanto tempo di lontananza!!





4 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno e ben tornati!
Complimenti per le escursioni, per i racconti e per le foto!!

Un abbraccio a te e alla mogliettina, spero di rivedervi prestissimo!
bb

Raffaele ha detto...

Ben tornata anche a te! Saluti e baci (ovviamente anche allo chef!)
Raffaele

Trekker ha detto...

Raf,
ti comunico che sul DVD "Best of" che mi hai gentilmente regalato ci sono stupende riprese fatte alle cascate.
Un abbraccio.

Raffaele ha detto...

@ Trekker:
Non ho ancora avuto modo di visionare il DVD ma lo farò ben presto. Grazie per la soffiata!
Raffaele